L’indagine condotta con i lavoratori del
settore bancario-assicurativo
Lo studio osservazionale condotto nel 2000
dalla FISAC con il supporto tecnico dell’Ambulatorio
Specializzato per i Disturbi da Disadattamento Lavorativo
dell’ ASL NA1, ha interessato un gruppo di Aziende campane
impegnate nel campo assicurativo e bancario.
La fase di rilevazione si è
svolta in un
lasso di tempo di circa due mesi (luglio-settembre 2000),
facendo compilare a una popolazione di 745 lavoratori un
questionario auto-somministrato
La costruzione dello studio è basata sulla
somministrazione simultanea di tre strumenti di valutazione che
valutano per ciascun soggetto la gravità dei fattori di
stress nell’ambiente lavorativo da una parte, e l’intensità
di sintomi di sofferenza psichica dall’altra.
La scala di valutazione dello stress
lavorativo è una versione ridotta del questionario sullo stress
da lavoro adottato dall’Istituto di Medicina del Lavoro
dell’Università di Milano: con essa si valutano
indipendentemente i seguenti fattori di organizzazione e di
salubrità dell’ambiente lavorativo:
a) Possibilità di controllo
b) Relazioni sociali
c) Esigenze di lavoro
d) Sovraccarico quantitativo e distribuzione del lavoro
e) Pressione lavorativa
f) Vincoli
g) Stima
h) Supervisione
i) Chiarezza dei ruoli nel lavoro
j) Soddisfazione nel lavoro e nella vita
I punteggi registrati nelle risposte a
ciascuno di questi fattori esprimono il grado di
"sofferenza" nello specifico settore, così come è
valutato dal lavoratore.
L’intensità dei sintomi di sofferenza
psichica è stata misurata con due scale
La scala di ZUNG misura la presenza e
l’intensità dei sintomi depressivi
La scala R.F.L. (Reasons for Living Inventory)
misura le motivazioni a vivere dell’intervistato.
Analisi dei risultati del questionario di
ZUNG
I punteggi del questionario di Zung misurano
la presenza e l’intensità di sintomi d’ansia e depressione:
i valori bassi corrispondono ad una condizione di benessere,
quelli alti a condizioni di ansia e depressione di gravità
crescente.
La suddivisione in classi adottata da noi
ricalca le corrispondenze osservate dall’autore del
questionario tra punteggi e classi diagnostiche.
Lo schema di interpretazione dei punteggi
dello Zung è il seguente:
1. 0-30 benessere;
2. 31-40 disturbi situazionali transitori;
3. 41-50 disturbi d’ansia;
4. 51-60 disturbi depressivi ;
5. 61-80 disturbi depressivi gravi.
Analizzando il grafico delle frequenze, si
nota che la condizione di "benessere" si riscontra in
una percentuale media del 22-23%, dai dati scorporati per fascia
di età emerge che questo risultato è più frequente nell’età
giovanile (26%circa) e meno frequente nella fascia anziana
(17,5% circa).
La condizione definita "disturbi
situazionali transitori", interessa il 45%, degli
intervistati..
I "disturbi d’ansia" riguardano
il 25% della popolazione in esame (20 % fascia d’età
giovanile; 30% fascia anziana)
I "disturbi depressivi" riguardano
il 6% della popolazione in esame in modo piuttosto omogeneo dai
31 ai 65 anni.
I "disturbi depressivi" seri sono
più rari e presenti prevalentemente nella fascia d’età più
anziana.
Analisi dei risultati del R.F.L. INVENTORY
Questa scala misura le motivazioni a vivere (reasons
for living): i punteggi alti corrispondono ad una condizione
clinica di benessere e propositività, mentre i punteggi bassi
corrispondono alla presenza di ideazione suicidaria di gravità
crescente..
La scala dei punteggi è stata suddivisa
nelle seguenti cinque classi:
1. 24-50 ideazione suicidaria grave;
2. 51-80 ideazione suicidarla seria;
3. 81-100 ideazione suicidarla sporadica;
4. 101-120 condizione benessere I;
5. 121-144 condizione benessere II.
La condizione definita "ideazione
suicidaria seria" (punteggio 51-80) si riscontra con
frequenza maggiore nella fascia da 31 a 65anni con una
percentuale che va dal 3,6% al 4,7%.
L’ideazione suicidaria sporadica (punteggio
81-100) si riscontra maggiormente nelle fascia d’età che va
da 31 a 65anni, con un range che va dall’11 % al 23,5%; il
fenomeno è più accentuato nella fascia d’età 51-65anni
(23,5%).
Le "condizioni di benessere" si
riscontra maggiormente nella fascia giovanile (18-30anni) dove
si verifica l’81,3% di benessere, mentre nella fascia più
anziana (51-65 anni) questa scende al 20%circa.
La misurazione dello stato di salute
L’esame generale dei risultati ottenuti
dall’analisi delle scale cliniche ci permette 2 tipi di
valutazioni:
la prima riguarda l’attendibilità delle
risposte: la distribuzione nelle diverse fasce di età (
maggiore presenza di sintomi depressivi nell’età più
avanzata e più "entusiasmo" nei giovani,
corrispondono ad un dato ragionevolmente attendibile);
la seconda riguarda la grande percentuale di
persone che "non stanno bene":
46% di Disturbi Situazionali Transitori (cioè
di persone che lamentano una condizione di disagio e sofferenza
23% di persone che sarebbero affette da
Disturbi d’ansia clinicamente rilevanti
7% di persone affette da Disturbi Depressivi
17,5 % delle persone presenta una ideazione
da sporadica (13,9 %) o seria (3,5%).
Queste percentuali andranno confrontate con
quelle di studi analoghi nella popolazione generale per poter
calcolare dei rischi specifici di questo gruppo di persone, ma
già da questo primo esame si può affermare la quota di
malessere è rilevante.
La correlazione tra fattori di stress e
stato clinico
L’utilizzo dei tre strumenti di valutazione
è servito, non solo a misurare indipendentemente il grado di
stress sul lavoro e la condizione di salute psichica dei
lavoratori, ma anche e soprattutto a valutare se c’è una
relazione di causa-effetto tra stress da lavoro e patologia
psichica. Questa relazione è stata misurata con un test
statistico che si chiama coefficiente di correlazione:
Le domande del questionario sullo stress da
lavoro sono organizzate in gruppi che indagano diversi fattori
di stress:
a) Possibilità di controllo
b) Relazioni sociali
c) Esigenze di lavoro
d) Sovraccarico quantitativo e distribuzione del lavoro
e) Pressione lavorativa
f) Vincoli
g) Stima
h) Supervisione
i) Chiarezza dei ruoli nel lavoro
j) Soddisfazione nel lavoro e nella vita
Di ognuno di questi fattori è stata
valutata, applicando il test di Pearson, la correlazione con i
valori riportati nelle scale cliniche (la scala della
Depressione di Zung e il Reasons for Living Inventory)..
E’
stata riscontrata una correlazione statisticamente significativa
tra i fattori a), b), c), d), g), h), i), e J) e i valori di
sofferenza psichica riportati nel questionario di Zung.
Questi fattori dell’organizzazione del
lavoro hanno dunque una probabile influenza significativa sulle
condizioni di salute del lavoratore.
Utilità del risultato, sviluppo e
applicazioni future
Il lavoro svolto documenta l’ipotesi del
legame causale tra lo stress da lavoro e lo stato di sofferenza
psichica: tali dimostrazioni sono necessarie per documentare il
nesso di causalità tra fattori ambientali e danno biopsichico.
Ulteriori indagini potranno rinforzare
l’ipotesi e fornire dati più analitici
La valutazione con questionari è un metodo
di analisi dell’ambiente di lavoro già in uso in altri paesi.
La ripetizione dell’indagine nel corso del tempo può
permettere di monitorare l’ambiente di lavoro dal punto di
vista della salubrità psichica; è importante a tal fine
sviluppare un metodo di indagine standardizzato di cui sia nota
sensibilità e specificità.
Il metodo del questionario può essere
adottato anche per individuare precocemente soggetti a rischio
di depressione o di suicidio e intervenire tempestivamente sul
soggetto e sull’ambiente, in collaborazione con i medici
competenti previsti dalla Legge 626.