Che cos'è il
telelavoro?
La risposta non è né semplice né univoca.
Quel che è certo è invece che il telelavoro non è di
per sé un lavoro.
Il telelavoro e' la più flessibile modalità
organizzativa, resa più efficiente dai moderni mezzi di
comunicazione. Esso rappresenta una pratica alternativa
del modo di progettare, organizzare e svolgere il
lavoro, incentrata sulla possibilità di ribaltare i
vincoli della distanza e separatezza, traducendoli in
opportunità imprenditoriali, organizzative, di
miglioramento della qualità della vita. Il telelavoro
va tenuto distinto dalle forme di decentramento, poiché
- non si risolve in una mera dislocazione territoriale
di unità che mantengono una loro autonomia
organizzativa;
- comporta una destrutturazione dei tradizionali luoghi
di lavoro mediante la dislocazione remota dei singoli
posti di lavoro.
Gli elementi che caratterizzano il telelavoro sono:
- la distanza tra i soggetti implicati, che agiscono in
uno spazio non fisicamente ravvicinato;
- l'interdipendenza funzionale tra i soggetti coinvolti;
- l'interconnessione operativa, resa possibile
dall'impiego delle tecnologie;
- la flessibilità nell' erogazione, impiego e pratiche
di lavoro ( Cfr. M.H. Olson, "Remote Office
Work: Changing Work Patternes in space and time",
Communications of the ACM, n. 3, 1983; E. Stern,
Distance Working Origins, Diffusion, Prospect, Fast/Futuribles,
Paris, 1987).
Queste caratteristiche fanno sì che il telelavoro
rappresenti una nuova modalità di prestare la propria
opera, non vincolata al tempo e allo spazio, ma
dipendente dai risultati e adeguata al proprio ritmo di
vita.
Per
maggiori approfondimenti relativi a questa nuova forma
di lavoro visitare i seguenti siti:
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