La prima cosa da tenere presente è il ruolo del Selezionatore. Difficilmente ci possiamo trovare di fronte ad un vero professionista di tale
materia (solo nelle aziende con un numero consistente di persone
superiore ai
50), di solito il curriculum viene letto da persone che
hanno poco tempo a disposizione e molti curricula da leggere.
Perciò il curriculum deve essere essenziale, conciso, chiaro e
nello stesso tempo esauriente e completo, soprattutto nel caso
in cui l'annuncio richieda caratteristiche precise (età,
residenza, conoscenza delle lingue, esperienza nel settore,
ecc.). Perciò il nostro suggerimento è quello di variare il
curriculum a seconda del tipo di lavoro in oggetto e mettendo in
risalto le caratteristiche richieste.
Compilare
un Curriculum Vitae significa redigere due documenti: il curriculum vero e
la lettera di
presentazione.
Per quanto riguarda il Curriculum Vitae gli aspetti ai quali dovete fare attenzione sono due: il contenuto (cosa
scrivere) e la forma (come scrivere).
Il contenuto
Le aziende, fortunatamente, non hanno alcun interesse a sapere molte
cose su di voi e perciò i punti da trattare sono in definitiva pochi.
Un buon curriculum vitae è strutturato a blocchi e solitamente viene sviluppato
in sezioni.
- Dati anagrafici: nome, cognome, indirizzo, telefono, luogo
e data di
nascita, stato civile, nazionalità.
- Esperienze formative: studi compiuti in ordine cronologico
decrescente, ovvero partendo dall'esperienza più recente (master o laurea),
fino al diploma superiore. Il voto di laurea va sempre indicato,
mentre quello di maturità è opportuno indicarlo solo se molto positivo.
Occorre indicare l’anno di conseguimento della laurea, e l’ università,
oltre alla facoltà, frequentata. Se si scrive per un tipo di lavoro in
particolare, è opportuno evidenziare se si è seguito un indirizzo di
studi specifico e, a maggior ragione, una tesi di laurea ad hoc;
l’argomento della tesi è opportuno indicarlo comunque. In questo
settore andranno inseriti tutti i corsi extrauniversitari seguiti, nonché
la conoscenza delle lingue, specificando chiaramente il livello, e
l’utilizzo di supporti informatici.
- Esperienze professionali: Occupazione attuale e precedenti:
specificando sempre la posizione ricoperta in termini soprattutto di
obiettivi e responsabilità, dipendenza, collaboratori etc… e mantenendo
comunque un ordine cronologico decrescente, partendo, quindi, sempre
dall'esperienza più recente motivando i vuoti temporali tra un'occupazione
e l'altra. In questa sezione il consiglio è di
specificare eventuali conoscenze ed esperienze acquisite: che cosa si sa
fare e in quali campi, con quali metodologie, trasferibilità ad altri
settori, punti di forza e di debolezza della propria preparazione.
- Conoscenza lingue straniere: è opportuno indicare il livello di
padronanza relativamente a comprensione del testo, conversazione,
traduzione.
- Conoscenze informatiche: linguaggi di programmazione, capacità di
utilizzo dei principali pacchetti software, esperienze specifiche su
programmi grafici, gestionali, di database. Per questa sezione il consiglio
è quello di creare degli elenchi puntati, perché non è carino mettere
insieme sistemi operativi, programmi di foto ritocco, programmazione etc…
"sezionare" dà l'idea di una buona conoscenza, di ordine e
chiarezza.
- Interessi extra professionali: attività culturali e sociali,
pratiche sportive, hobby. Questa parte deve servire a dare un’ immagine di
noi come persone "a più dimensioni"; è importante soprattutto
se i tempi di laurea non sono stati rapidissimi, per dimostrare che il
tempo non è stato perso, ma investito in qualcos’altro.
Quasi tutti affermano di amare i viaggi, di praticare qualche sport, di
dedicarsi a profonde letture e di avere qualche hobby più o meno
originale (il cinema è in testa alle preferenze). Come differenziarsi,
dunque? In primo luogo, senza barare, riportando eventuali riconoscimenti,
premi o traguardi raggiunti: un conto è affermare di amare la cucina o lo
sci, un altro conto è segnalare di essere maestri di sci o sommelier
patentati. Si dà l’idea che, quando si fa una cosa, la si fa con
determinazione.
- Aspirazioni: progetti per il futuro. Ambizioni, aspirazioni
lavorative e motivazioni che le sottendono. Il consiglio è che questa
sezione si deve integrare perfettamente alle altre.
L’ordine non deve necessariamente essere quello:
dobbiamo invece mettere per prima, fatta salva un minimo di coerenza del
testo, la parte che ci può mettere in miglior luce, e per ultima quella
che ci è sfavorevole. Ad esempio, se siamo un po' "vecchiotti",
diciamo sopra i 27 anni, possiamo intestare il CV con nome, cognome e
indirizzo, proseguire con istruzione ed esperienze, e in fondo rimettere i
propri dati personali, completi anche della data di nascita. Otterremo in
questo modo di passare, se il nostro CV è per il resto buono, la
"ghigliottina" iniziale che alcuni adottano in base all’età
(si noti che negli USA ogni discriminazione in base all’età, oltre che
al sesso, razza, ecc., è vietata dalla legge, tanto che la data di
nascita non viene indicata nei CV). Così, se il nostro voto di laurea è
mediocre, è opportuno ingolosire prima il selezionatore con un ricco
carnet di piccole esperienze extrauniversitarie, e poi "en passant"
fargli scivolare il voto sotto il naso.
Importante: il curriculum vitae va aggiornato spesso, preferibilmente sulla base
delle informazioni che si riescono a raccogliere sull'azienda destinataria.
La forma
Il curriculum vitae, è una breve relazione autodescrittiva. Relazione perché il
compito è quello di riferire ad una persona chiaramente, sinteticamente ma
anche esaurientemente intorno ad un particolare argomento. Quindi il curriculum
vitae dal punto di vista formale deve essere:
- sintetico e breve,
adatto per una lettura
rapida e superficiale.
- scorrevole e agevolmente leggibile. Meglio
essere diretti, evitando la terza persona parlando di noi stessi, mettiamo prima
il nome e poi il cognome.
- semplice, chiaro e preciso ma non arido
- dettagliato, ma senza diventare pignoli
- privo di connotati "valutativi", ma al tempo stesso
personale
- efficace, cioè riuscire a dare un'immagine brillante di se stessi
- curato dal punto di vista grafico: senza errori, scritto in modo
ordinato, piacevole a vedersi con soluzioni grafiche quali neretti,
sottolineature, italics. Sono sconsigliate forme grafiche anticonvenzionali, fogli colorati, disegni e
simboli. Per rendere agevole la lettura dobbiamo prevedere sufficienti margini e
spaziature e dividere il curriculum in paragrafi, ciascuno contrassegnato da un
titolo evidenziato.
-
Indicante anche l'autorizzazione a utilizzare i dati personali contenuti nel
curriculum ai sensi della legge 675/96 (legge sulla privacy).
-
Firmato
Le
cose da fare
- Scrivete il Curriculum Vitae sempre in prima persona
- Siate brevi e chiari. Il tempo medio di lettura di un CV è di 20 secondi
!
- Le voci devono essere ben distinte per dare più sistematicità e
leggibilità al foglio
- Scrivete le esperienze formative e professionali utilizzando un ordine
cronologico decrescente
- I voti scolastici indicateli soltanto se consapevoli di fare bella
figura…. in caso contrario, evitate!
- Annotate il titolo e l'argomento della tesi di laurea
- Nell'evidenziare le vostre capacità, sostenete i risultati con esempi
concreti, evidenziando le competenze acquisite
- Focalizzatevi sulle informazioni veramente significative per la
candidatura. Omettendo quelle che non hanno alcun collegamento con la
posizione ricercata
- Annotate con coerenza tutte le informazioni riguardanti voi stessi. Gli
hobbies e le aspirazioni dovrebbero integrarsi con il resto del Curriculum.
Vi piacciono hobbies creativi come disegnare? Scrivetelo se la posizione
professionale per cui vi candidate è "quel creativo del web
designer". Se invece vi proponete per il call center, il vostro hobby
creativo in questo caso sarebbe un po' fuori luogo, pensatene un
altro…magari che vi piace chiacchierare. Sempre che sia vero…
- Scrivete sempre la verità
Le
cose da non fare
- Assolutamente vietato scrivere a mano il Curriculum Vitae.
Meglio dattiloscritto salvo
richieste per valutazioni grafologiche
- Non compilate CV lunghi quanto la vostra vita, evitando le notizie inutili
- Non superate mai le due pagine. Se neodiplomati o neolaureati è
sufficiente una pagina
- Evitiamo gli errori di
ortografia e di grammatica, per
distrazione, per ignoranza o perché ci avventuriamo nello scrivere parole
straniere. Quindi rileggiamo con cura quanto scritto
- Evitate la confusione nell'organizzare e sviluppare le sezioni,
mantenendo, cioè, l'ordine prestabilito (dati anagrafici per primi,
esperienze formative per seconde, quelle professionali per terze e così
via…)
- Non inviate domande a raffica, senza coerenza. Scegliete prima il settore
lavorativo dove "mettervi in gioco"
- Non spedite CV uguali per ogni occasione, senza personalizzarli a seconda
dell'interlocutore al quale vi rivolgete
- Dite sempre la verità
- Non alleghiamo la foto a meno che non sia
espressamente richiesto
- Attestati o documentazione non vanno allegati
a meno che non vengano richiesti esplicitamente
- Inviamo il documento a 'persone' e non a
enti, aziende, organizzazioni astratte
- Non spedite un CV senza un'adeguata lettera di presentazione
- Dopo aver spedito il CV, non presentatevi all'azienda prima di essere
chiamati
- Alleghiamo le referenze solo se sono
richieste e comunque referenze professionali e non personali
- E non assillate il vostro destinatario con telefonate o e-mail
giornaliere. Abbiate fiducia nell'azienda e pazienza nell'attesa di un
sospirato colloquio di selezione!
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gli esempi:
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