Il primo giorno di lavoro
Il primo giorno di scuola è unico mentre di primi giorni di lavoro potranno
essercene molti … ma difficilmente potrete dimenticarli
Il primo giorno di lavoro non è diverso da quando avete sostenuto il colloquio,
il comportamento deve rispecchiare l'immagine che avete dato di voi quando avete
incontrato i rappresentanti dell'azienda nella quale ora siete inserito.
Per arrivare ad oggi il percorso è stato impegnativo. Avete dovuto:
- individuare il lavoro che si vuole e esaminare la presenza di conoscenze e
titoli richiesti;
- cercarlo con tutti i mezzi: giornali, riviste di settore, internet,
passaparola e quant'altro può sembrare utile;
- scrivere ed inviare curriculum e lettera di presentazione.
Quindi,
- il vostro curriculum è stato efficace e la fortuna benevola;
- avete ricevuto l'appuntamento per il colloquio è seguita una proposta e
la definizione di un rapporto di lavoro;
- attendendo il "primo giorno" si sono alternati, con costanza o
alternativamente: entusiasmo, sicurezza nelle proprie capacità,
circospezione e attesa, incertezza o anche angoscia, paura e panico.
Oggi è il momento di mettere alla prova la capacità di gestire il cambiamento.
La gestualità, il modo di incedere, il tono della voce cercheranno di esprimere
calma e serenità, ma forse il comportamento tradirà momenti di inquietudine
mista ad entusiasmo.
Nella maggior parte dei casi il primo giorno di lavoro scorre tranquillamente,
tra incombenze burocratiche, visita di uffici e strutture e presentazione ai
futuri colleghi.
Le informazioni che il nuovo datore di lavoro può dare, se richiesto,
riguardano maggiori dettagli sugli aspetti burocratici presenti sul contratto in
forma sintetica e rintracciabili nel Contratto Nazionale di Lavoro applicato,
quali ad esempio: orario, retribuzione e periodicità, ferie, permessi e cosa
fare in caso di malattia.
Non resta che seguire il "Virgilio" assegnato - Direttore,
Responsabile di funzione o altri in grado di informarti - per scoprire il posto
dove si passa circa un terzo della propria giornata, guardarti intorno e
formulare le prime domande:
- come si chiama il mio lavoro e cosa devo fare esattamente;
- quali i compiti e le responsabilità affidate;
- a chi fare riferimento per chiedere chiarimenti in caso di dubbi o
incertezze;
- chi è il mio superiore diretto, con quali modalità devo riferire
dell'andamento del lavoro, ecc.
Il primo giorno è passato, forse domani non saranno ancora disponibili gli
strumenti di lavoro (scrivania, personal computer, telefono, ecc.), adattamento
e pazienza sono le parole chiave: dovrete accettare la possibilità di attese o
piccoli intoppi, reagire attivamente e in modo propositivo e cercare di
apprendere rapidamente "usi e costumi" di questa comunità dal punto
di vista professionale e generale.
E' il momento di dimostrare quanto scritto nel proprio curriculum e durante il
colloquio. Se possibile anche dopo il periodo di prova.
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